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Il progetto CRESCI contro la povertà educativa
Prima i campi estivi, adesso il doposcuola e i corsi di italiano per mamme migranti e infine le uscite didattiche, le rassegne cinematografiche e altre attività ludico-ricreative. Si chiama C.R.E.S.C.I il progetto che vede Emil Banca e le Cucine Popolari unire le forze per contrastare la povertà educativa e l’esclusione sociale.
Il progetto, che ruota principalmente attorno alla Casa di Quartiere Katia Bertasi al Navile di Bologna, è un percorso di crescita condiviso, sicuro e stimolante, pensato per offrire a bambini e ragazzi l’opportunità di sviluppare il proprio potenziale, rafforzando autonomia, motivazione e senso di appartenenza.
L'iniziativa C.R.E.S.C.I., interamente finanziata dal progetto presentato dal Comitato soci di Bologna, si rivolge alle famiglie fragili già ospiti delle Cucine Popolari, a quelle segnalate dai Servizi sociali e dal SEST (Servizi Educativi Scolastici Territoriale) del quartiere Navile, e ai figli di rifugiati provenienti dalla Striscia di Gaza arrivati a Bologna attraverso corridoi umanitari o sanitari.
Le attività principali, previste per l'anno scolastico in corso, includono un doposcuola gratuito che fino a giugno servirà come supporto didattico per circa 60 bambini delle scuole del quartiere; un corso di Italiano per mamme migranti per favorire l'integrazione sociale, l'emancipazione femminile e aiutare le madri nel supporto scolastico ai figli, diverse proposte culturali come gite ludico-didattiche, laboratori creativi, rassegne cinematografiche e altre attività durante l’anno. Inoltre, lo scorso settembre è stato realizzato un campo estivo di 10 giorni dedicati allo svolgimento dei compiti per le vacanze e a giochi ludico-motori.
Il progetto C.R.E.S.C.I. - Conoscere Riflettere Esprimersi Socializzare Creare Imparare nasce come ampliamento e consolidamento dell'esperienza pilota del doposcuola avviata sperimentalmente dalle Cucine Popolari nel 2024, che ha riscosso un successo positivo in termini di partecipazione di volontari e coinvolgimento delle famiglie.
L’iniziativa è resa completamente gratuita per le famiglie grazie alla collaborazione di Emil Banca e di una rete di volontari, associazioni e operatori qualificati. Il sostegno economico della Banca (20 mila euro) è servito per coprire le spese vive (come pranzi del campo estivo, le gite didattiche e il costo degli insegnanti di italiano), ma anche per l'acquisto di beni materiali e durevoli (arredi, materiali didattici, tablet, portatili) che garantiranno la continuità del progetto negli anni futuri.
“Questo progetto è nato anche grazie all’impegno dei nostri Comitati Soci locali che vivendo il territorio ne hanno intercettato un bisogno e, assieme alle Cucine Popolari, hanno costruito una possibile risposta”, ha dichiarato il presiedete di Emil Banca, Gian Luca Galletti, che ha aggiunto: “Con questo progetto vogliamo ribadire la natura solidaristica della nostra cooperativa di credito l'impegno contro le disuguaglianze sociali e l'esclusione, dando seguito al principio per cui ogni minore deve avere l'opportunità di sviluppare il proprio potenziale, indipendentemente dal contesto di partenza”.
"Non teorizzate sul bene, fatelo. È quello che Emil Banca pratica nei confronti degli ospiti delle Cucine Popolari e delle persone fragili nel fornire un concreto contributo all 'inclusione sociale”, è il commento di Roberto Morgantini, papà delle Cucina Popolari.
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