Banca
09/05/2022
La filiale che produce energia

Inaugurata a Bologna la prima filiale Emil Banca ad impatto zero, o quasi

Realizzata in legno, con un sistema che permette lo scambio dell’aria senza disperdere (o immagazzinare) calore, e sul tetto i pannelli fotovoltaici in grado di produrre più dell’energia che servirà a scaldarla e farla funzionare. É un’agenzia ad impatto ambientale zero, o quasi, quella che è stata realizzata dalla Cooperativa Dozza in via delle Borre, a Bologna, e che ora ospita la filiale Emil Banca che fino a pochi giorni fa era in via Zanardi. Zero anche il territorio che è stato “consumato” per la realizzazione dell’agenzia visto che la nuova struttura è parte di un’ampia riqualificazione di un’area dismessa da tempo. La filiale Emil Banca sorge infatti al centro dell’area che fino a metà anni Ottanta era occupata dal Quarto di Luna, famosa balera attiva fin dagli anni Sessanta e dalla quale sono passati anche Tony Dallara, Nilla Pizzi, Raul Casadei e tanti altri artisti di punta di quegli anni ruggenti.

Oggi di quel gioioso passato non resta che qualche traccia nel giardino che circonda la filiale che è di pertinenza anche del vicino insediamento residenziale, sempre della Cooperativa Dozza che in zona ha anche la sede centrale.

L’intervento è realizzato su progetto dello studio Alemagna e con un finanziamento di Emil Banca che si è assicurata l’uso degli spazi per i prossimi 20 anni. 

Il fabbricato è di tipo A4 e ha le caratteristiche per essere classificato come edificio ad energia quasi zero (nZEB). E cioè un “edificio ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta in sito”. L’involucro è stato progettato con pannelli coibenti in grado di limitare fortemente le richieste energetiche.  

L’impianto di climatizzazione, come pure la produzione di acqua calda sanitaria, sarà realizzato in pompa di calore di tipo elettrico, alimentata dall'impianto fotovoltaico sul tetto. È stato realizzato anche un impianto di ventilazione meccanica dei locali del tipo a doppio flusso (Estrazione/Immissione) con unita ventilante in grado di recuperare il calore dall’aria estratta dagli ambienti e di cederlo all’aria esterna prima di essere immessa negli ambienti. L'impianto fotovoltaico consentirà una produzione annuale lorda di energia di circa 24.000 kWh, pari al 105% del fabbisogno stimato dell’agenzia. L’edificio sarà inoltre dotato di un sistema di riutilizzo delle acque meteoriche, convogliate ad una vasca di raccolta della capacità di circa 910 mila litri che verranno utilizzate negli scarichi domestici e per la gestione dell’area verde circostante.

La struttura in legno, oltre che molto veloce da realizzare e estremamente flessibile come personalizzazione, durante le prove di collaudo ha dimostrato alte caratteristiche prestazionali di isolamento acustico. 

Con questa apertura, oltre che modernizzare una vecchia agenzia non più adatta all’esigenze del quartiere, diamo seguito ad un impegno preciso previsto nel nostro Piano Triennale di Sostenibilità dove, tra tanti obiettivi cui dovremo tendere nei prossimi tre anni, ci impegniamo anche a migliorare in maniera significativa i nostri impatti ambientali diretti”, ha spiegato il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia, che ha aggiunto: “Rende orgogliosi che un progetto pilota così avanzato venga portato avanti interamente dal sistema cooperativo che ancora una volta dimostra un’attenzione particolare per i temi della Sostenibilità”.

“Con quest’intervento - ha spiegato Guido Bosi, Presidente della Cooperativa Dozza - abbiamo riqualificato tutta l‘area occupata dalla vecchia balera, con un consistente aumento della superficie permeabile e con la piantumazione di nuove alberature ed arbusti, e con una nuova illuminazione. Il nuovo insediamento - ha concluso Bosi - nel solco della tradizione della nostra cooperativa, ripropone e rafforza l’impegno de padri fondatori di Avvenire Proletario e di La Federale nell’offrire alla città, ed in particolare alla “Pescarola”, soluzioni edilizie in linea con le aspettative di territorio e cittadinanza, lavorando come sempre per la crescita economica e sociale di questa storica porzione del comune di Bologna