Cultura
06/11/2020
La Quadreria del Ritiro del San Pellegrino

In una terra che affonda le sue radici nel Tremila avanti Cristo, dove si trovano tracce della civiltà villanoviana, degli etruschi e dell’Impero Romano, all’interno della storica sede della Cassa Rurale di Argelato fondata oltre un secolo fa, ha trovato un adeguato spazio il “tesoretto” artistico del Ritiro San Pellegrino.

IL RITIRO SAN PELLEGRINO

Fondato nel 1840 dal sacerdote bolognese Don Camillo Breventani (nei pressi di Porta Sant’Isaia a Bologna poi demolita nel 1903), il Ritiro e Scuola San Pellegrino è stato un importante istituto benefico nato con lo scopo di “educare cristianamente, di istruire e di avviare nei lavori domestici fanciulle di condizioni popolari, formando buone operaie e buone domestiche” (dallo Statuto del 1858). Negli anni l’Istituto fu destinatario di ingenti lasciti, comprese numerose opere d’arte. In particolare dipinti dal Cinquecento all’Ottocento che hanno concorso a accumulare un cospicuo patrimonio artistico che però, per molti anni, non ha avuto una adeguata valorizzazione rischiando addirittura di andare disperso. Nel segno dell’amore per la cultura, dal 2011 Emil Banca si è fatta tutore di questo inestimabile patrimonio. Considerandola un’eredità da salvaguardare, si è prima impegnata per trovare uno spazio adeguato dove renderlo fruibile a tutti, e ha poi sostenuto un’approfondito studio per renderne chiaro il valore.

Una ricerca, affidata al dottor Pietro Di Natale (curatore tra le altre cose anche di Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice) che ha permesso l’attribuzione precisa delle opere, per molte delle quali ancora incerta, diventando un punto di partenza per possibili futuri studi. Inoltre, la precisa ricognizione e catalogazione effettuata ha permesso di mettere al sicuro le opere da possibili furti visto che ora sarà molto più difficile rivenderle sul mercato nero.

“Un turista italiano o un visitatore straniero possono trovare forti emozioni anche qui da noi - scrive lo storico dell’arte Graziano Campanini nella prefazione al volume che contiene i risultati della ricerca - l’Assunta di Guido Reni sull’altare maggiore della Collegiata di Pieve di Cento, il Democrito di Battista Dossi di Budrio, il San Giovanni di Francesco Francia a San Giovanni in Persiceto sono capolavori che non hanno nulla da invidiare alle opere conservate nei grandi musei internazionali. A questi se ne aggiungono altri, ora, ad Argelato: la Giuditta e Oloferne di Lavinia Fontana, il San Filippo Benizzi di Giuseppe Maria Crespi, il piccolo ma prezioso Convito di Baldassarre di Nicola Bertuzzi e altri ancora”.  

LA GUIDA ILLUSTRATA

catalogo quadreria

L’approfondito studio del professor Pietro Di Natale, grazie a Minerva ed Emil Banca, è diventato una bellissima guida illustrata della Quadreria del Ritiro San Pellegrino che ha sede a Argelato, nella palazzina di Emil Banca in via Argelati 10. Nelle 130 pagine della pubblicazione, arricchite dalle fotografie di Andrea Sammaritani, oltre ad approfondimenti sulla storia dell’Istituto benefico dell’800, trovano spazio gli approfondimenti su alcune delle opere di maggior qualità esecutiva ed interesse storico conservate nella Quadreria. In totale sessantuno dipinti, otto disegni e una scultura. Grazie alla startup ferrarese MIX e alla tecnologia della realtà aumentata, inquadrando alcune opere pubblicate sulla guida attraverso l’applicazione scaricabile gratuitamente, si aprono contenuti multimediali aggiuntivi con curiosità, video e immagini.

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